Le nuova finanza di progetto: le modifiche al Codice dei Contratti Pubblici dopo il Decreto Sviluppo

di Massimiliano Lombardo

1. Premesse

Che l’istituto del project financing sia in continua evoluzione lo dimostra l’ennesima modifica intervenuta in materia con il D.L. 13 maggio 2011 n. 70 (“Decreto Sviluppo”) convertito nella Legge 12 luglio 2011 n. 106.
Il Decreto Sviluppo apporta alla disciplina vigente in materia di contrattualistica pubblica una nutrita serie di modifiche riguardanti, tra l’altro, le cause di esclusione dalla partecipazione, la fattispecie dell'accordo bonario, la procedura negoziata riferita al limite di importo, la procedura ristretta semplificata, le infrastrutture strategiche e la finanza di progetto.
Con specifico riguardo al project financing, con l’art. 4, comma 2, del Decreto in commento, recante “Costruzione delle opere pubbliche”, il legislatore interviene nuovamente su un impianto normativo – quello di cui all’art. 153 e ss. del D.Lgs. 163/2006 (di seguito per brevità “Codice”) - già sensibilmente innovato rispetto al sistema della Legge n. 109/1994 s.m.i. ad opera del D. Lgs. n. 152/2008 (“terzo decreto correttivo”).
Come si legge al comma 1 del citato articolo 4, le modifiche in questione – per quanto qui di interesse - sono essenzialmente volte a “ridurre i tempi di costruzione delle opere pubbliche, soprattutto se di interesse strategico” nonché a “semplificare le procedure di affidamento dei relativi contratti pubblici”.

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